Negli ultimi anni sembra che il mondo intero abbia scoperto la sfoglia di Brik… una sfoglia più sottile ancora della pasta filo, tradizionalmente rotonda, trasparente e fatta a base di acqua e farina o acqua e un mix di farina e semola…la si vede in contest culinari e in programmi televisivi di cucina e posso capire benissimo questo successo… delicatissima e pieghevole a volontà quando è ancora cruda, croccantissima quando è cotta e di gusto neutro, la sfoglia di Brik si adatta molto bene alla creazione di piatti sia dolci che salati.

Mi ricordo ancora quando da piccola la mia mamma mi mandava a comprare una “tozzina” di sfoglie, “tozzina” in lingua tunisia sta per dozzina… una delle tante parole italiane passata nella lingua tunisina a traverso la lunga convivenza….
Andavo a una casa che distava pochi metri dalla nostra. Quando arrivavo non ero l’unica, c’erano sempre tre o quattro persone che aspettavano mentre una signora di una cinquantina d’anni, seduta su una pelle d’agnello sul pavimento, preparava una a una le sfoglie… aveva davanti un fornello sopra al quale c’era una sorta di pentola senza lati, simile a quelli che si usano per fare le crêpes.
Dalla ciotola accanto staccava una piccola quantità di un impasto molto appiccicoso con la mano, e con una grande velocità attaccava e staccava ripetutamente l’impasto alla piastra in modo da coprirne la superficie di uno strato sottilissimo.

Una, due, tre… dodici… Arrotolava le sfoglie insieme e me le avvolgeva da una carta bianca, pagavo e riportavo il pacchettino ancora tiepido alla mamma che aveva già preparato la farcitura…
Quel gesto rapido e preciso mi è rimasto impresso… ho sempre ammirato chiunque riesca a creare con le mani…l’abilità delle dita ha un fascino unico… esistevano anche le sfoglie di Brik industiali ma non avevano lo stesso gusto ne la stessa qualità… oggigiorno purtroppo è diventato difficile riperire qualcuno che prepara artigianalmente le sfoglie… e bisogna accontentarsi di quelle confezionate… tranne se si vuole prendersi il tempo di farle da se a casa, tempo fa ci ho provato, magari un giorno te ne parlo…
La ricetta di oggi è quella dei Brick, non sai niente della cultura culinaria tunisina se non conosci la famosa Brika (il plurale è Brik)… Un piatto semplice ma fondamentale della nostra cultura culinaria… e per chi visita il paese importante da conoscere quanto il couscous… talmente è… Tunisino!

La brika fa da sempre parte dei miei ricordi… non passava una settimana senza che venisse preparata… senza parlare del mese santo di Ramadan dove chi non la prepara tutti giorni lo fa un giorno si e uno no…ci sono adirittura piccoli ristoranti e mini trucks che la vendono come street food…
Ingredienti:
come tante pietanze tunisine le dosi vanno ad occhio, e in questo caso direi a gusto anche:
- prezzemolo tritato
- tonno sotto’olio sgocciolato
- formaggio grattugiato, quello che usiamo in Tunisia somiglia molto alla ricotta salata grattugiata.
- qualche cappero
- patate lessate (diciamo circa una patata per due persone)
- un uovo per sfoglia
- sale e pepe
- Olio per friggere
- Sfoglie di Brik , una a testa (si possono comprare da qualsiasi negozio marocchino)
Per cominciare prepara la farcitura:
- schiaccia le patate con la forchetta
- aggiungi il prezzemolo tritato, il tonno, i capperi e il formaggio, mescola , assaggia aggiungi sale e pepe , amalgama bene il tutto
- Prepara un piatto per comporre la brika e un altro ricoperto di carta assorbente.
- Scalda l’olio nella padella
- Nel piatto per montare metti la sfoglia bella tesa senza pieghe ne buchi
- Metti in centro un cucchiaio di farcitura, e rompi sopra un uovo, piega a metà e sposta la brika molto attentamente nell’olio… devi fare molta attenzione per non fare scappare l’uovo fuori durante il trasporto.
- Potresti fare come me e spostare la Brika piegata dentro il piatto fino alla padella e farla scivolare da vicino dal piatto all’olio.
- Friggi finché diventa dorata , gira dall’altra parte, fai dorare e togli dall’olio per mettere sulla carta assorbente
Alternativa:

Esistono anche le mini sfoglie di brik, e per quelle vanno presi gli stessi ingredienti con la sola differenza che l’uovo viene mescolato con il resto e non da solo, potresti usare la stessa tecnica con le sfoglie grandi, in questo modo non rischia di “scapparti” l’uovo!
Personalmente adoro le piccole sfoglie, sono adatte a creare dei mini antipasti , diciamo una versione fingerfood ! Si possono friggere diverse allo stesso tempo invece della brika classica dove a seconda della padella si può cuocere al massimo due allo stesso tempo. …

Non si tratta di un piatto completo ma è vista come contorno o antipasto, un piccolo “più” da aggiungere al tavolo.
Di solito la Brika viene servita con un mezzo limone insieme ad un zuppa e un insalata…. e il piacere sta nel mordere e trovare il tuorlo bello liquido…
Bon appétit!